MUSEO VIRTUALE ASTRATTISMO E ARCHITETTURA RAZIONALISTA COMO

CASA AD APPARTAMENTI PEDRAGLIO

Giuseppe Terragni

Opera

La realizzazione di Casa Pedraglio a Como segue la scia dei progetti realizzati da Terragni con l’amico e collaboratore Lingeri a Milano: i principi governatori del progetto sono ripresi dalle dichiarazioni del Gruppo 7 comasco a proposito dei temi che definiscono l’Architettura Razionale.
Così, in una Mostra Internazionale tenutasi a Bergamo nel 1947, i partecipanti del Gruppo 7 sostenevano la necessità di ritornare a schemi semplici per la costruzione delle abitazioni che, al di là di sfarzi lussureggianti, dovevano svolgere la loro funzione primaria di accoglienza: “[…] con il desiderio di una falsa e pomposa ricchezza all’interno e all’esterno delle abitazioni, si è perduto fino il senso della casa, che deve essere ed è sempre stata nei grandi periodi d’arte costruzione semplice rispecchiante attraverso la sua veste esterna lo spirito di necessità da cui è nata: così il pubblico ha perduto di vista il problema pratico della logica e dell’igiene dell’abitazione moderna, e questo ha anche contribuito (l’ambiente influisce sull’individuo) a togliergli la possibilità di valutare chiaramente l’opera d’arte […] (Gruppo 7 “Case del nostro tempo”) (Fosso, Mantero, 130).
La Casa Pedraglio venne commissionata a Terragni nel 1934 da Teodoro Pedraglio, con l’idea di realizzare un’abitazione a piccoli appartamenti, posta a completamento di un edificio già di proprietà Pedraglio. L’ipotesi primaria sviluppata nella fase progettuale prevedeva la costruzione di un edificio a “L” a completamento dell’abitazione esistente, il tutto governato da un rigida simmetria che venne a mancare con l’eliminazione di due campate, probabile conseguenza di una riduzione economica del budget (Ciucci, Triennale di Milano, Centro studi G. Terragni, 472).
“La realizzazione di Casa Pedraglio è solo parziale, rispetto al progetto primitivo di Terragni. Come si può vedere dal confronto con una prospettiva datata 26 settembre 1935, la realizzazione si limita a due terzi dell’edificio, negando quella simmetria che era elemento non trascurabile del gioco di superfici e di sporgenze; un’altra modifica subita dal progetto è l’altana che ha sostituito lo schermo previsto per il piano più alto” (Cavadini, 78). Anche Zevi e la Marcianò sottolineano come l’edificio, mancando di due campate previste nei disegni di progetto, abbia perso l’originale schema simmetrico; inoltre la parte superiore prevista venne sostituita da un’altana (Zevi, 130; Marciano, 147).
L’edificio è composto da quattro negozi e l’ingresso al piano terra, due appartamenti per piano, estesi per quattro piani, con l’attico leggermente arretrato (Coppa, 70).
Terragni, come in ogni progetto cura i minimi dettagli: dal rivestimento di pregio sulla facciata di via Mentana, ai dettagli dei serramenti in ferro, alla scala interna, alle vetrine in ferro dei negozi, disegnando anche parapetti e corrimano delle scale. Di efficace resa doveva essere il rivestimento originale, oggi alterato, composto da lastre di cemento in graniglia di marmo azzurro. I balconi sono interrotti sulla pavimentazione da tre lastre di vetro – cemento che girano poi in facciata, creando un suggestivo gioco di luci e ombre e dando maggior luce ai locali sottostanti (Coppa, 70; Cavadini, 78, Marciano, 147; Ciucci, Triennale di Milano, Centro studi G. Terragni, 472).
“Nei balconi si riscontrano delle novità, come il piano di calpestio in vetrocemento, che ne definisce la trasparenza; questa permeabilità visiva si somma a quella ottenuta elevando con pennellature in vetro le porte – finestre fino al soffitto” (Cavadini, 78) elementi innovativi sottolineati anche da Zevi nella sua raccolta (Zevi, 130).
Successivamente l’edificio venne modificato nel 1939 al piano terra, riducendo le sue aperture; inoltre l’intero rivestimento fu sostituito da lastre di marmo e contorni in pietra viva (Coppa, 70).

Scritto redatto sulla base di:

CAVADINI, Luigi, Architettura Razionalista nel territorio comasco, Provincia di Como, 2004
CIUCCI, Giorgio (a cura di), Giuseppe Terragni: opera completa, (con Triennale di Milano, Centro studi G. Terragni, Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio), Milano: Electa, 1996
COPPA, Alessandra, TERRAGNI, Attilio per l’Archivio Terragni; fotografie di ROSSELLI Paolo, Giuseppe Terragni, Pero: 24 ore cultura, 2013 (pubblicato anche in inglese con lo stesso titolo)
FOSSO, Mario, MANTERO, Enrico, Giuseppe Terragni 1904-1943, Como: Cesare Nani, 1982
MARCIANO’, Ada Francesca, Giuseppe Terragni opera completa 1925-1943, Roma: Officina, 1987
ZEVI, Bruno (a cura di), Giuseppe Terragni, Bologna: Zanichelli, 1980

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