MUSEO VIRTUALE ASTRATTISMO E ARCHITETTURA RAZIONALISTA COMO

CASA AD APPARTAMENTI TONINELLO

Giuseppe Terragni (con Lingeri)

Opera

Il progetto per la Casa ad Appartamenti Toninello fu commissionato a Terragni e a Lingeri da Cesare Toninello, probabilmente su richiesta dell’artista della galleria Il Milione, Rachele Zanchi, che come Gino Ghiringhelli, voleva un attico per il suo atelier (Ciucci, Triennale di Milano, Centro studi G. Terragni, 432).
Il progetto si sviluppa su un lotto rettangolare, che misura 12 metri in facciata e 28 metri in profondità (Zevi, 90), incassato sui fianchi: esempio di abitazione economica civile e austera, la più piccola tra le realizzazioni di Terragni e Lingeri.
Anche in questo caso, come per il progetto ‘Ghiringhelli’ il piano terreno è arretrato e l’intero prospetto è giocato su simmetria, finestrature generose e un disegno tripartito dell’edificio che sottolinea il sistema strutturale: il basamento con il piano terra arretrato, il corpo, composto da tre piani e il coronamento, anch’esso arretrato a definire una loggia aperta esterna. L’ingresso avviene da via Perasto su un angolo dell’edificio interamente vetrato.
Un corpo di fabbrica di cinque piani sul fronte di via Perasto viene collegato tramite un passaggio e la scala ad un corpo di fondo di quattro piani, definendo un’area interna all’abitazione a forma di ‘C’ adibita a cortile, su cui affacciano i servizi e i collegamenti racchiusi da un movimento interessante della facciata (Marcianò, 124).
L’edificio è composto da 15 appartamenti in serie, di due camere ciascuno, collegati tra loro e alla scala tramite un stretto passaggio (Zevi, 90), che a differenza del solito ballatoio presente nelle abitazioni, è risolto tramite passaggi coperti intercalati tra i piani. Tra i piani di arrivo delle rampe e gli appartamenti vi sono degli sbalzi che consentono una migliore illuminazione naturale dei servizi (Marcianò, 124). Tra i diversi piani sono inoltre disposti degli incavi che gestiscono l’aerazione e l’illuminazione (Zevi, 90).
I locali soggiorno sono disposti lungo il fronte principale di via Perasto e l’intero fronte gode di una simmetria formale. Il basamento è rivestito in serpentina nera mentre il fronte in aggetto, sottolineato dalla classica bow – window, è intonacato e tinteggiato in colore naturale, sottolineando la predilezione dei progettisti per un’espressione policromatica dei rivestimenti.
L’abitazione Toninello così come gli altri progetti realizzati in Milano da Lingeri e Terragni entrano a far parte di un ampio studio sulla nuova tipologia abitativa che vedrà coinvolti molti altri progettisti, tra i quali Giò Ponti e Emilio Lancia, con la proposta della ‘casa tipica’ e Giovanni Muzio e Alessandro Minali, con gli appartamenti in via Longhi. Il tema della modularità e della ripetitività verrà ripreso dai progettisti su modello della casa-studio realizzata in Rue Molitor a Parigi da Le Corbusier (Ciucci, Triennale di Milano, Centro studi G. Terragni, 432).

Scritto redatto sulla base di:

BAGLIONE, C., SUSANI, E. (a cura di), Pietro Lingeri 1894-1968, con scritti di Avon Annalisa et. al., Milano: Electa, 2004
CIUCCI, Giorgio (a cura di), Giuseppe Terragni: opera completa, (con Triennale di Milano, Centro studi G. Terragni, Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio), Milano: Electa, 1996
FOSSO, Mario, MANTERO, Enrico, Giuseppe Terragni 1904-1943, Como: Cesare Nani, 1982
MARCIANÒ, Ada Francesca, Giuseppe Terragni opera completa 1925-1943, Roma: Officina, 1987
ZEVI, Bruno (a cura di), Giuseppe Terragni, Bologna: Zanichelli, 1980
Pietro Lingeri, 1894-1968: la figura e l’opera: atti della Giornata di studio: Triennale di Milano, lunedì 28 novembre 1994, Milano: Arti grafiche G.M.C., 2005

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