Opera
Il progetto di realizzare sull’Isola Comacina alcune case per artisti risale al 1920.
Nel 1917 Augusto Caprani, ex sindaco di Ossuccio e proprietario dell’isola, la donò al re del Belgio come segno di gratitudine per il comportamento tenuto dal popolo belga ai tempi dell’invasione tedesca del 1914, “allo scopo preciso ed unico di un ricordo perenne e storico della intensa simpatia manifestata dalla grande maggioranza degli italiani a Sua Maestà il Re Alberto I del Belgio e al popolo belga per il suo eroico contegno verso i loro prepotenti e feroci aggressori” (Pietro Lingeri, 1894-1968: la figura e l’opera, 57-58; www.casadellarchitettura.eu)
Il Re a sua volta ne fece dono allo Stato Italiano, che la affidò all’Accademia di Belle Arti di Brera, intenzionata a ideare per l’isola “ qualche cosa di vivo e di attivo, che, senza pregiudicare, anzi completando il tipico aspetto del paesaggio, (tornasse) in pari tempo di vantaggio agli studi archeologici, all’arte e agli artisti” (Le case per artista sull’Isola Comacina, a cura di Andrea Canziani e Stefano della Torre, NodoLibri Como 2010)
Il presidente dell’Accademia, Giovanni Beltrami, decise di destinarla a luogo di soggiorno e vacanza per artisti italiani e belgi e nel 1920 indisse un concorso a cui partecipò anche Lingeri.
“Il programma si riassume nel proposito di promuovere nel territorio dell’isola la costruzione di abitazioni destinate di preferenza ad artisti belgi e italiani, di un piccolo albergo e di locali per piccole mostre e feste dell’arte. Il concorso, indetto nel 1921, proponeva per tema il Piano Regolatore dell’Isola ed ebbe ventidue partecipanti, parecchi dei quali presentarono lavori pregevoli, nessuno però, a giudizio della Giuria, da meritare i premi assegnati” tanto che il progetto si arenò (www.casadellarchitettura.eu; Baglione, Susani, 198).
Quando nel 1926, il governo belga inviò in Italia una proposta dell’architetto Jean Hendrickx per la realizzazione di cinque villini sull’isola, l’Accademia, punta nell’orgoglio, commissionò un progetto alternativo a quello belga, comprensivo del piano finanziario.
Gli architetti incaricati, Moretti e Frigerio, si occuparono del piano generale, comprese le opere di urbanizzazione di cui l’isola era sprovvista, mentre l’architetto Caneva nel 1927 si occupò dei singoli edifici previsti dal Piano, cioè l’albergo e tre abitazioni. Le condizioni economiche limitate impedirono di attuare il progetto (www.casadellarchitettura.eu; Baglione, Susani, 198).
Nel 1932 Ferdinando Lanfranconi, Preside della Provincia di Como, affidò a Lingeri l’incarico di sistemazione dell’Isola Comacina, ed egli elaborò una prima versione che comprendeva la realizzazione di un albergo, di sette case per artisti italiani e quattro per artisti belgi, di un campo da tennis e la sistemazione di un tratto di spiaggia (www.casadellarchitettura.eu; www.isola-comacina.it; Baglione, Susani, 200).
Nella proposta Lingeri si era attenuto ai principi di architettura moderna sostenuti dall’amico Terragni e dal Gruppo 7 di Como, pur con alcuni rimandi alla tradizione costruttiva locale. L’albergo conteneva sei appartamenti e sei camere per scapoli; le villette erano invece dotate di un vasto studio per l’artista e degli ambienti abitativi veri e propri, sala da pranzo, soggiorno, camera da letto e servizi.
In un primo momento si era pensato di realizzare il tracciato viario e di costruire l’albergo al centro dell’isola nel punto più alto e una villetta sul pianoro verso l’Ospedaletto, vicino alle Chiese di S. Giovanni e S. Eufemia. Il progetto iniziale verrà parzialmente realizzato tra il 1937 e il 1939 con l’edificazione di tre case (www.casadellarchitettura.eu; www.isola-comacina.it; Baglione, Susani, 200).
Scritto redatto sulla base di:
BAGLIONE, C., SUSANI, E. (a cura di), Pietro Lingeri 1894-1968, con scritti di Avon Annalisa et. al., Milano: Electa, 2004
Pietro Lingeri, 1894-1968: la figura e l’opera: atti della Giornata di studio: Triennale di Milano, lunedì 28 novembre 1994, Milano: Arti grafiche G.M.C., 2005
www.isola-comacina.it/isola/mappa-interattiva/case-per-artisti-in-stile-razionalista/
www.casadellarchitettura.eu/fascicolo/data/2012-05-18_445_2447.pdf