Opera
Il progetto per appartamenti e studi legali Domus Iuris redatto da Cattaneo nel 1934 coniuga, in una sintesi architettonica, residenze, lavoro e tempo libero in una struttura per giuristi.
“Dalla piccola alla più grande scala, prosegue la verifica razionalista di Cattaneo sui ‘brani di città’ “. La dimora per giuristi contiene nel seminterrato gli alloggi per il personale di servizio, nel piano rialzato gli studi legali e notarili e al primo e secondo piano gli appartamenti. “Fusione funzionale di residenza e lavoro, con reciproco vantaggio economico e estetico. Una possibile integrazione della funzione ricreativa è offerta dal magnifico giardino pensile sul tetto. Notevole la soluzione dei doppi ingressi agli studi ed alle abitazioni su lati opposti dell’edificio, che sfocia in una duplice immagine di facciata, eliminando la logica del retro” (Fiocchetto, 71).
“Il lessico è dichiaratamente razionalista: vetrocemento, finestre a nastro, parapetti in tubolare, assenza di gronda, tetto piano, coronamento dell’attico, aggetti, ecc. […] E’ interessante notare – anche in prospettiva della casa d’affitto di Cernobbio – come per la prima volta Cattaneo affronta il tema del ‘vuoto urbano’ ” (Archivio Cattaneo, sito online).
Scritto redatto sulla base di:
FIOCCHETTO, R., Cesare Cattaneo 1912 – 1943. La seconda generazione del razionalismo, Roma: Officina Edizioni, 1987
www.cesarecattaneo.it